Covid-19. Quando le toppe sono peggio dei buchi
Storia di una colonna (di bestialità) infame.
Non c’è niente da fare, che l’asse si chiami Conte-Speranza-Arcuri o Draghi-Speranza-Figliuolo in Italia il governo continua a comportarsi allo stesso modo.
Se per combattere il Covid dobbiamo agire con strategie ben precise, allora in Italia non ci libereremo mai più di questo coronavirus.
La parola strategia è totalmente sconosciuta ai nostri governanti e ai nostri tecnici; una strategia viene sempre applicata in funzione del risultato che si vuole raggiungere, anche a livello militare, e da come agisce il nostro governo, sembra che lo scopo finale sia far durare il Covid-19 molto a lungo.
Ogni azione/precauzione intrapresa sembra partorita da Krusty il clown, un insieme di azioni che sono paradossali se non addirittura tragicomiche.
Pensiamo all’ultima grande trovata, quella di consentire agli Italiani di fare viaggi per le feste pasquali in Europa e nel Mondo, ma di mettere il divieto assoluto di viaggiare attraverso l’Italia. Resosi conto della stupidità del provvedimento, il ministro Speranza, dall’alto della sua lungimiranza non ha revocato il provvedimento, ma aggiunto un decreto che prevede al ritorno del viaggio tampone di controllo + 5 giorni di quarantena se si proviene da un Paese UE, mentre tampone + 14 giorni di quarantena se si proviene da un Paese Extra UE.
Quindi, se torno dal Regno Unito (dove i cittadini sono quasi tutti già vaccinati) dovrò fare tampone + quarantena di 14 giorni, mentre se torno dalle Canarie (che si trovano nell’Oceano Atlantico di fronte al Marocco) dovrò fare tampone + quarantena di 5 giorni. Alla faccia della coerenza e della strategia.
Eccoci davanti al classico caso di una toppa che è nettamente peggio del buco creato.
E cosa dire dei provvedimenti che chiudono i negozi di scarpe, ma lasciano aperte le profumerie? O cosa devono pensare i parrucchieri, che devono restare chiusi mentre i cani possono andare a fare toelettatura liberamente (ovviamente accompagnati dai padroni)? Esempi di pura incongruenza e stupidità.
E poi arriviamo alle precauzioni sanitarie: 1 maschera su 10 in vendita è farlocca, ma tutte sono autorizzate. Poi mano a mano che gli scandali vengono fuori, allora si corre a sequestrarle e nel frattempo gli Italiani si contagiano.
E i vaccini? Io sono totalmente favorevole alle vaccinazioni, anzi ritengo il vaccino l’unico mezzo valido per farci uscire dalla morte sanitario-economica causata dal Covid.
Però la genialata di cambiare il nome del vaccino di Astra Zeneca (che ora si chiamerà “Vaxzevria” è un insulto alla nostra intelligenza; se l’EMA, l’Europa e l’Italia pensano che gli Italiani siano così stupidi da non capire che si tratta dello stesso vaccino, allora mi sa che siamo alla frutta. Il vaccino di Astra Zeneca è sicuro, ma allora perché considerarci dei coglioni?
E ancora, vogliamo parlare delle strategie adottate nelle procedure dei pazienti sospetti Covid?
Se una persona sospetta di avere il Covid-19 (a causa di sintomi sospetti o in caso di autodiagnosi effettuata con un test rapido antigenico orofaringeo), dopo aver fatto diligentemente la segnalazione, viene invitato ad uscire di casa (si, avete letto bene “uscire di casa”) per recarsi a fare controllo con il tampone molecolare.
Se il tampone molecolare risulta positivo, allora il soggetto diventa degno di attenzione.
E prima? Un soggetto che va a fare il tampone molecolare perché sospetta di avere il Covid, può infettare, nel suo tragitto, moltissime persone. Tutto questo è semplicemente assurdo.
Ma ancora più assurdo è che le persone che convivono con lui vengono analizzate solo quando si pensa che il soggetto positivo si sia negativizzato. Solo allora i conviventi vengono analizzati e, se negativi (dopo 10-15 giorni di convivenza con la persona positiva) devono osservare un ulteriore periodo di 10 giorni di quarantena.
Ma chi è lo stratega sanitario che ha partorito questa assurdità? Patch Adams?
Anziché assistere le persone positive (e i loro conviventi) a domicilio, si preferisce mettere a repentaglio l’incolumità di poveri ignari, facendo andare avanti e indietro i pazienti contagiati.
Non sarebbe meglio spingere le persone all’autodiagnosi con test rapidi antigenici orofaringei e assistere i positivi a domicilio, senza rischi?
E, infine, arriviamo alle vaccinazioni; qui la parola logistica è totalmente sconosciuta. Non metto in dubbio la buona volontà dei soggetti, ma vorrei dare a Draghi un piccolo suggerimento.
Anziché spendere e spandere denaro per tecnici, supertecnici, commissari e supercommissari che di logistica sembra ne capiscano ben poco, non converrebbe assumere il direttore della logistica di una grande catena di supermercati.
Sono convinto che le cose migliorerebbero, perché lui di logistica ne capisce veramente.
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