Conte I + Conte II = Conte 3, anzi no Draghi 1. Quando la matematica diventa opinione e il governo dei migliori è il governo del Bagaglino.
Ci voleva un fenomeno come Draghi per mettere insieme una squadra di Serie C.
I ministri hanno giurato, Conte ha passato la campanella a Draghi e ora il nuovo governo può iniziare a meravigliare e stupire gli Italiani.
Il Presidente Sergio Mattarella aveva chiesto un governo di alto profilo (il famoso governo dei migliori) e di discontinuità.
I primi due aspetti che emergono a caldo giudicando la squadra di governo scelta da Draghi, sono il carattere politico del nuovo esecutivo e la mancanza di discontinuità rispetto al Conte bis nella scelta dei ministri.
Altro che governo innovativo, sembra che Draghi abbia scomodato il buon Massimiliano Cencelli per formare il governo.
Del resto, proprio Cencelli ha detto ieri all’Adnkronos “La lista dei ministri del governo Draghi in linea di massima rispecchia il mio manuale…”.
Eh si, Cencelli ha proprio ragione, c’è voluto un superuomo come Draghi per formare un governo in pieno stile prima repubblica.
Certo, alla luce della composizione del Consiglio dei Ministri, per Lega e Forza Italia l’adesione al governo comporta notevoli rischi poiché l’esecutivo sembra sbilanciato a sinistra; ben nove ministri sono stati riconfermati dal Conte 2 (Di Maio, Lamorgese, Speranza, Guerini, D’Inca, Bonetti, Franceschini, Patuanelli, Dadone).
Il rischio è che Mario Draghi, nonostante i buoni propositi, finisca impelagato nelle dinamiche partitiche, anche perché i cosiddetti “tecnici” sono concentrati solo nella parte economica del governo, come se l’unico problema dell’Italia fosse il recovery fund (o Next generation EU che dir si voglia).
Le emergenze (Covid in testa) sono rimaste in mano ai politici (si fa per dire) e la rosa dei 15 ministri politici non ci fa certo dormire sonni tranquilli.
Possiamo dire che l’attuale governo è la somma del Conte 1 + il Conte 2, con una spruzzata di Forza Italia.
Un Conte 3 senza Conte, insomma un Draghi 1.
Dopo aver dimostrato che la matematica è dunque un’opinione, non ci resta che concludere con quanto detto dal grande Vittorio Feltri, che in poche parole ha sintetizzato l’essenza di questa strano governo nato da una geniale operazione antivoto mattarelliana: "Ci voleva un fenomeno come Draghi per mettere insieme una squadra di Serie C. Ha ragione Dagospia: questo è il governo del Bagaglino. Draghi vada in mona con la benedizione di Dio".
Cos’altro dire, Amen.
Riccardo Bonsi
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