Cinquanta sfumature di giallo, il nuovo bestseller-decreto di Giuseppi &Co

Perverso, appassionante, intrigante, irragionevole, illogico, psicotico: questo è il nuovo decreto dal 7 al 15 gennaio 2021.


Vi eravate appassionati con le perversioni erotiche di “Cinquanta sfumature di grigio”, il libro cult di Erika Leonard James?

Uomini, avete (invano) cercato di imitare il perverso Christian Grey e voi, donne, avete palpitato per l’intrigante Anastasia Steele?

Bene, se pensavate che la frontiera della massima perversione fosse stata raggiunta da “Cinquanta sfumature di grigio”, sappiate che da oggi c’è un nuovo bestseller che surclasserà le avventure di Christian e Anastasia.

Dopo il Dpcm del “fuori tutti a spendere come se non ci fosse un domani” per cercare di limitare il crollo dei consumi, e dopo il Decreto Natale che ci ha segregato in casa creando un misterioso aumento dei contagi, con le feste fatte al grido di “tutti a casa di tutti”, Giuseppi e il suo caravanserraglio di ministri, commissari straordinari ed esperti, hanno partorito oggi “Cinquanta sfumature di giallo” un decreto-ponte valido dal 7 al 15 gennaio che fa il dito medio a ogni forma di perversione.

Il titolo deriva dalle ormai note colorazioni delle nostre Regioni che oggi assumono toni molto sfumati con il giallo che sfuma nell’arancione e si screzia di rosso, l’arancione che sfuma nel rosso e il rosso che presenta tonalità giallognole.

Insomma, un decreto che è destinato a far arrossire il libro erotico della James.

Potremo appassionarci ai giochi perversi di un’Italia che, seppur gialla, si comporta come un’unica zona arancione o, forse, rossa (sinceramente non ci ho capito una mazza), per poi diventare arancione nei weekend (ma potrebbero esserci Regioni anche rosse).

Ma tale gioco di colori sarà valido solo per due giorni, poi si passerà ai tradizionali colori che sfumeranno l’uno nell’altro, soprattutto per le scuole, che riapriranno il 7 gennaio per elementari e medie, ma che vedranno gli alunni delle superiori entrare solo il giorno 11, tranne che in quelle Regioni (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Valle d’Aosta, Marche, Campania) che hanno deciso autonomamente di riaprire le scuole in altre date.

Che dire poi delle soglie dell’indice Rt che si alza e si abbassa a seconda della convenienza?

Nel nuovo Decreto legge potremo leggere le contorsioni pervese di Giuseppi & Co e resteremo ammaliati dagli sguardi suadenti della C.Azzolina che voleva tutti a scuola il 7 gennaio e poi si è piegata (non sappiamo a quanti gradi) allo “strapotere assoluto” di Giuseppi, venendo così incontro agli insegnanti che sperano in una didattica a distanza “senza fine” (vuoi mettere la comodità d’insegnare stando comodamente seduto in casa, al caldo, forse anche in mutande). 

Le critiche positive al Decreto ponte non si sono fatte attendere: perverso, appassionante, intrigante, irragionevole, illogico, psicotico, queste le recensioni migliori (pensa le peggiori…).

Ecco quindi servita l’ennesima presa per il c… agli Italiani, il tutto condito da una campagna vaccinazioni bradipesca e con la primula (vi ricordate il fiore scelto dal super-mega-lup-mann commissario "Manuelo" Arcuri per la campagna vaccinale) che ormai sta tristemente avvizzendo.

E agli Italiani, che stanno sempre più sprofondando nella miseria, non resta che recitare le parole di una famosa poesia di Arnaldo Fusinato “L’ultima ora di Venezia: 

Il morbo infuria, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera bianca”.


Riccardo Bonsi


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