Il marasma delle disposizioni anti-Covid19: tante, troppe regole, e il virus galoppa
La battaglia al Coronavirus SARS-CoV-2 si vince con poche, chiare regole e con un’adeguata assistenza.
Mercoledì 7, martedì 13 e domenica 18 ottobre, una tripletta di Dpcm ha ulteriormente ampliato le regole per cercare (sino ad ora invano) di arginare e sconfiggere il Covid-19.
Cerchiamo di fare chiarezza in questo pantano normativo.
1) Regole generali:
- la mascherina va portata nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico -inclusi i mezzi di trasporto- e in tutti i luoghi all'aperto, ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento.
In caso di presenza in casa di persone non conviventi, la mascherina è fortemente raccomandata.
- bisogna lavarsi le mani frequentemente.
- bisogna evitare ogni forma di assembramento.
2) Comportamento in casa propria:
- Possiamo invitare a casa al massimo 6 persone e in quel caso bisogna tenere la mascherina.
- Non ci sono limiti di orario per il rientro nelle proprie abitazioni.
3) Comportamento all’esterno:
- Evitare ogni forma di assembramento.
- Sono possibili solo attività sportive da soli (senza mascherine) e attività motorie da soli (con mascherina).
4) Sport:
- Sono vietati gli sport di contatto di ogni tipo, tranne quelli professionistici, anche all’aperto.
- Per gli sport professionistici sono previste al massimo il 15% delle persone che normalmente possono essere presenti, con un massimo di 1000 persone all’aperto e di 200 al chiuso, comunque sempre con la mascherina (tranne che per coloro che praticano l’attività sportiva).
- Per ora piscine e palestre potranno rimanere aperte, ma solo se si adegueranno entro 7 giorni alle normative.
5) Bar, ristoranti, locali di ritrovo:
- Apertura possibile dalle 5.00 alle 24.00.
- Massimo 6 persone per tavolo.
- Massimo 30 persone per le feste private (serate tra amici, matrimoni, battesimi, comunioni, ecc.).
- Mantenimento delle distanze tra i tavoli e tra i posti a sedere a tavola.
- Obbligo di mascherina.
- Obbligo di esporre la capacità massima del locale secondo le normative anti-Covid.
- Per i locali che non hanno posti a sedere, la chiusura è anticipata alle ore 18.00.
- Per i locali che effettuano solo asporto, è possibile recarsi a prendere cibo e bevande, ma è vietato consumarle sul posto o nelle vicinanze.
6) Lavoro:
- Enti pubblici: il lavoro da casa per gli enti pubblici non può essere inferiore al 75%; le riunioni devono tenersi in video-conferenza.
- Privati: il lavoro da casa è fortemente raccomandato; le riunioni devono tenersi in videoconferenza.
7) Conferenze, riunioni, sagre, feste paesane, convegni, cerimonie, fiere:
- Sono consentite solo le cerimonie pubbliche con forte limitazione del pubblico e quelle religiose con al massimo 30 persone.
- Sono vietate feste paesane, sagre e fiere locali.
- Le fiere nazionali e internazionali sono consentite nel rispetto delle norme anti-Covid19 vigenti.
- Sono vietate le riunioni pubbliche organizzate da privati.
8) Scuole:
- Scuole materne: didattica in presenza e rispetto norme anti-Covid.
- Scuole elementari: didattica in presenza e rispetto norme anti-Covid.
- Scuole medie: didattica in presenza e rispetto norme anti-Covid.
- Scuole superiori: forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che resta complementare alla didattica in presenza.
- Università: raccomandata didattica a distanza.
9) Sale giochi e sale divertimento:
- Le sale giochi e di divertimento di ogni tipo dovranno chiudere alle 21.00.
10) Luoghi di culto:
- Capienza massima consentita pari al 15% della normale capienza.
- Distanza tra fedeli di 1,5 metri.
- Obbligo di indossare la mascherina e di rendere disponibili agli ingressi igienizzanti per le mani.
Sicuramente abbiamo dimenticato altre norme e normette, ma questo ci fa già capire come sia necessario ormai muoversi con un manuale con le varie disposizioni e i successivi aggiornamenti.
Se poi consideriamo che ogni Regione può inasprire i vari provvedimenti, il vero nemico non diventa più il Covid-19 ma il Governo.
Sicuramente sono necessarie delle regole per arginare e cercare di sconfiggere il Coronavirus Sars-CoV-2, ma tutti noi abbiamo bisogno di POCHE e CHIARE REGOLE e di AZIONI CONCRETE.
Migliaia di regole, norme, accorgimenti, consigli, e “forti raccomandazioni” ci confondono e rendono il Governo poco credibile, aprendo, di fatto, la strada alla disobbedienza e spalancando le porte al virus.
Ma è davvero così difficile fare ordine in questo marasma?
Noi vogliamo provarci
Innanzi tutto bisogna dividere l’emergenza Covid-19 in aree d’azione.
1) PREVENZIONE GENERICA:
- Rendere disponibili le mascherine a tutti, SOLO FFP2 e FFP3, le sole che bloccano il virus (le altre, dalle mascherine chirurgiche in giù non sono sicure, è da marzo che ci viene detto questo); certo, al Governo è richiesta coerenza, per cui le mascherine non possono servire o non servire a seconda della convenienza e non è possibile adattare le varie tipologie di mascherine secondo le convenienze economiche.
- Rendere disponibili igienizzanti per le mani (adesso ce ne sono, ma se il virus dovesse continuare la sua corsa, ci troveremmo nuovamente con igienizzanti a prezzi “da usura”).
2) REGOLE DA SEGUIRE:
- Obbligo di mascherine FFP2 e FFP3 in pubblico, sia all’aperto che al chiuso.
- Distanza da mantenere tra le persone (valore di orientamento): 1 m.
- Divieto di assembramento, ossia di unione caotica di più persone non organizzate secondo mascherine e distanza.
- Per i locali al chiuso: 1 metro di distanza per bar e ristoranti e 1,5 metri per cinema, teatri e locali conferenze.
- Sanzioni per chi contravviene alle predette regole (le sanzioni devono essere applicate a TUTTI, senza distinzione di ceto sociale, nazionalità, cittadinanza e senza alcuna discriminazione).
- Didattica e lavoro a distanza da lasciare decidere ai singoli Istituti e ai singoli soggetti giuridici.
- Sport: chiunque fa sport deve poter essere costantemente controllato sia con misurazione della temperatura corporea sia con i tamponi (a carico delle società sportive).
La società sportiva che non è in grado di assicurare questo assiduo controllo deve sospendere ogni attività sportiva.
È Possibile fare sport amatoriale solo con la mascherina (se uno non ci riesce aspetta, lo farà al termine dell’emergenza).
3) PREVENZIONE MEDICA:
- Disponibilità di tamponi da effettuarsi nelle sedi previste o a domicilio di chi manifesta sintomi sospetti, senza gravare sul numero di ricoveri.
- Ricoveri solo in casi conclamati.
- Rendere gli ospedali in grado di impattare una seconda ondata con potenziamento di personale, di locali di terapia intensiva e di attrezzature.
- Quarantena obbligatoria per chi ha avuto contatti con soggetti positivi o per chi ha una carica virale superiore a 35 cicli (oltre questo valore non si contagia nessuno), indipendentemente se sintomatico e asintomatico.
Chissà, forse con questo sistema tutto funzionerebbe meglio.
POCHE, CHIARE REGOLE E AZIONI CONCRETE.
Ma sino ad ora nuotiamo in un marasma di norme e regole e nessuna azione.
E il coronavirus galoppa.
Riccardo Bonsi
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