Papa Francesco si rifiuta di ricevere il Segretario di Stato USA Mike Pompeo e la Chiesa svolta a sinistra

Il rifiuto da parte del Papa d’incontrare Pompeo va ben oltre le elezioni USA di novembre 2020 e dell’aperto sostegno che il Vaticano ha dato al rivale di Trump, Joe Biden.


Che Papa Francesco avesse un’ “attrazione fatale” verso il mondo di sinistra lo si era capito da tempo.

Niente di strano o di sbagliato, sia chiaro, anzi, il pauperismo predicato dal Papa ben si addice ad una visione di sinistra.

Che Papa Francesco avesse una evidente predilezione per la sinistra italiana -che di sinistra ha ben poco, ma è un insieme più o meno rabberciato di radicalismo chic e di crony capitalism- già lasciava i fedeli disorientati e fortemente preoccupati, vedendo minati i capisaldi dogmatici del cattolicesimo.

Che il Pontefice avesse stretto accordi con la Cina per scegliere “insieme” i Vescovi aveva lasciato tutti sbigottiti (con buona pace dei Vescovi americani, di Hong Kong e di Taiwan).

Che il Papa avesse poi detto che “Comunque in Cina le chiese sono piene, si può praticare la religione…”, aveva fatto capire chiaramente l’aria che tirava in Vaticano.

Oggi però è arrivata la virata finale, quella che ha trasformato Papa Francesco in un Che Guevara con l’aureola.

Papa Francesco si è rifiutato di incontrare il Segretario di Stato americano Mike Pompeo -notoriamente ostile alla Cina ed ai metodi dittatoriali brutali adottati dal Presidente cinese Xi Jinping- durante il suo viaggio in Italia in questi giorni.

Pompeo, atterrato questa mattina allo scalo romano di Ciampino, verso le 9.30, dopo l'incontro con Giuseppi Conte, incontrerà il suo omologo (si fa per dire) Luigi di Maio e vedrà solo il Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin.

Oggi, durante il simposio organizzato dalla diplomazia americana nell’Ambasciata USA presso la Santa Sede, Pompeo non ha lesinato frecciate al Papa, ricordando Papa Woytila, il Papa che "ha sfidato la tirannide e facendo questo ha dimostrato come la Santa Sede possa muovere il mondo in una direzione più umana come nessuna altra istituzione", esortando così il Vaticano ad essere "così coraggioso nel nostro tempo".

Ma la guerra morale tra USA e Vaticano si era già aperta nei giorni scorsi quando Mike Pompeo aveva duramente criticato la diplomazia vaticana con un editoriale sulla rivista First Things arrivando a dire che: "Dovesse rinnovare l’accordo, il Vaticano metterebbe a rischio la propria autorità morale".  

La risposta vaticana non si è fatta attendere ed oggi Monsignor Paul Richard Gallagher, Ministro degli Esteri della Santa Sede, ha mostrato tutto il gelo del Vaticano nei confronti del governo Usa.

Il rifiuto da parte del Papa d’incontrare Pompeo va ben oltre le elezioni USA di novembre 2020 e dell’aperto sostegno che il Vaticano ha dato al rivale di Trump, Joe Biden.

La Chiesa ha ormai fatto la sua scelta e ha svoltato a sinistra, mettendo a repentaglio la stessa dottrina cattolica in nome di una Chiesa per tutti.

Peccato che la Chiesa Cattolica sia, giustamente, per i Cattolici che credono nei valori e negli ideali cristiani.

Peccato che, purtroppo, il Papa non se lo ricordi.

Ormai la frittata è fatta e “The Pope in red” –e non mi riferisco all’abito- sta conducendo i cattolici verso…

E i fedeli sono sempre più lontani da una Chiesa che non riconoscono più.


Riccardo Bonsi

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