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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

L’insostenibile leggerezza della resilienza

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Una parola molto di moda, anche troppo. “Resilienza”, una parola che leggiamo su tutti i giornali, che sentiamo in molte trasmissioni sia video che radio e che sino a qualche anno fa era ad appannaggio di pochi eletti. Fino al 2014 il termine “resilienza” destava un interesse modesto, un interesse specialistico. Invece, dal 2014 in poi, e progressivamente di anno in anno, il concetto di resilienza è diventato sempre più coinvolgente, sempre più usato, sempre più ricercato, sino a diventare, ai nostri, un vocabolo abusato, una vera e propria ossessione. Niente di nuovo sotto il sole, sia chiaro, le parole sono scorci di pensiero e anche i pensieri possono attraversare periodi di maggiore o minor successo. Il termine “resilienza” non è un vocabolo nuovo, girava in Italia sin dal Settecento; il suo significato originario deriva dal latino “resilire”, in particolare dal suo participio presente “resiliens – resilientis”.  Il verbo “resilire” si forma dall’aggiunta del prefisso “re-“ al ...